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Autenticazione a due fattori Google: come abilitarla

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In un’epoca in cui lo sviluppo digitale fa passi da gigante quasi ogni giorno, chiunque adesso possiede un accesso alla rete e, di conseguenza, ad uno dei colossi del web: Google. Un accesso talmente diffuso, però, porta spesso anche a problemi di natura sensibile, che sempre più spesso mettono a rischio i dati degli utenti.

Per questo motivo, Google fornisce ai propri utenti l’autenticazione a due fattori, un processo di sicurezza informatica che aggiunge un livello di sicurezza in più per tutti gli account che ne usufruiscono. Google stessa ha più volte ribadito l’importanza di tale misura, affermando che nel corso del tempo sarà addirittura impostata di default per tutti i nuovi account.

Ad oggi, è possibile attivare l’autenticazione a due fattori Google in poche e semplici mosse: vediamole insieme.

Cos’è l’autenticazione a due fattori Google?

L’autenticazione a due fattori Google è una misura di protezione digitale che viene messa a disposizione degli account sottoscritti con Google per evitare acquisizioni abusive da parte di malintenzionati. Lo scopo è quindi fornire non una singola password, ma ben 2 metodi diversi di riconoscimento, in esclusivo possesso dell’utente primario.

In questo modo, attivando l’autenticazione a due fattori, ogni volta che si eseguirà l’accesso con le credenziali base da un nuovo dispositivo, sarà richiesta un’ulteriore conferma d’identità, sfruttando un secondo fattore di riconoscimento.

Questo viene quindi fissato durante l’attivazione dell’autenticazione in due fattori e, solitamente, si tratta di un qualcosa che solo l’utente primario è in grado conoscere.

L’autenticazione a due fattori è quindi un metodo di riconoscimento che permette l’accesso solo quando, l’utente, fornisce 2 chiavi d’accesso che solo lui conosce. Queste devono possedere una matrice diversa, tra quelle elencate:

  • Chiave in codice: password o PIN;
  • Chiave in possesso: token emesso da applicazione associata o OTP via SMS;
  • Chiave in essere: ID con impronta, riconoscimento vocale, FACE ID e così via.

autenticazione a due fattori

L’autenticazione a due fattori viene quindi posta in essere quando, per accedere all’account, è necessario inserire almeno due di questi 3 fattori, oltre allo username o all’email. Solitamente, il primo fattore richiesto è la classica password scelta dall’utente. Il secondo fattore sarà quindi uno tra la chiave in possesso e la chiave in essere.

Come abilitare l’autenticazione a due fattori Google

Per attivare l’autenticazione a due fattori di Google basta quindi recarsi all’interno delle impostazioni di sicurezza messe a disposizione dalla piattaforma stessa. 

Aprendo Chrome, quindi, si dovrà cliccare in alto a destra, sulla propria immagine del profilo, e poi su “Gestisci il tuo account Google”. Nella finestra che si apre, basterà selezionare “Sicurezza” dal menù sulla sinistra, e poi “Accesso a Google”, scorrendo tra le opzioni disponibili.

Su questa scheda sarà quindi presente la voce “Autenticazione in due passaggi”.

Abilitare l'autenticazione in due passaggi

Da qui in poi, basterà seguire le indicazioni fornite da Google stesso, che aiuterà l’utente nella selezione dei due fattori per l’accesso e nella sincronizzazione del procedimento con tutti gli altri dispositivi su cui si è effettuato l’accesso su Google. Inoltre, verranno mostrate delle informazioni importanti in merito ad ogni singolo metodo di autenticazione, fornendo consigli e tips utili in base all’utilizzo che si fa dell’account.

Una volta completato il procedimento di impostazione, l’autenticazione a due fattori Google sarà ufficialmente attiva.

Ogni volta che l’utente cercherà di effettuare l’accesso con username e password, Google richiederà l’inserimento del secondo fattore, in modo da mantenere protetto l’account da eventuali tentativi di appropriazione senza il consenso dell’utente principale.

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