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Indirizzo ip cos’è e differenze tra statico e dinamico

Indirizzo ip statico e dinamico
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Sicuramente hai sentito parlare molto spesso di indirizzo ip. Oggi con questo articolo ti spiegherò cos’è un indirizzo ip la differenza tra indirizzo ip statico o dinamico. Se ti piacerà il mio articolo sugli indirizzi ip collegati regolarmente alla sezione Networking del blog oppure iscriviti alla mia newsletter e rimani aggiornato sulle ultime novità.

Cos’è un indirizzo ip

Un indirizzo ip è un numero univoco, che viene assegnato ad ogni dispositivo di rete collegato e funzionante. Gli indirizzi ip sono formati da 4 gruppi di numeri a 1, 2 o 3 cifre ciascuno da 1 a 254, nel seguente formato:

  • 168.1.254
  • 203.254.10
  • 33.55.254

I primi 3 gruppi di numeri (192.168.1) rappresentano la famiglia della rete. Tali gruppi sono uguali su tutti i pc che devono essere sotto la stessa rete locale LAN e poter comunicare tra loro. L’ultima cifra invece (192.168.1.1) indica il pc singolarmente, quindi se abbiamo 3 pc nella rete, collegati tra loro fisicamente e che devono comunicare tra loro potremmo avere i seguenti ip configurati: 192.168.1.11 e 192.168.1.150 e 192.168.1.200. I pc con questi 3 indirizzi ip hanno la stessa famiglia di indirizzi e quindi se collegati tra loro fisicamente possono comunicare.

L’assegnazione di 2 indirizzi ip totalmente uguali sia di famiglia che di cifra finale genererà un conflitto di indirizzi di rete e ad entrambi i personal computer saranno precluse tutte le funzionalità di rete.

Le maschere di rete

L’indirizzo ip è accompagnato da una maschera di rete, la quale rappresenta i limiti in termini di indirizzi ip della rete locale. Le maschere di rete dividono le reti locali lan in 3 classi A,B e C. Le reti di classe A hanno il primo gruppo di numeri compreso tra 0 e 127, le reti di classe B hanno il primo gruppo di numeri compreso tra 128 e 191 e le reti di classe C hanno il primo gruppo di numeri compreso tra 192 e 223.

Esempi di classi di rete

Facciamo degli esempi:

  • 10.56.32.100 rete di classe A
  • 175.222.109.24 rete di classe B
  • 192.168.1.200 rete di classe C

 

Le maschere di rete possono anche essere indicate con un annotazione particolare denominata appunto “slash notation” o CIDR, facciamo degli esempi:

  • 255.0.0.0 = 8+0+0+0 rete di classe A puoi indicarla con la slash notation /8
  • 255.255.0.0 = 8+8+0+0 rete di classe B puoi indicarla con la slash notation /16
  • 255.255.255.0 = 8+8+0+0 rete di classe B puoi indicarla con la slash notation /24
  • 255.255.255 puoi indicarla con la slash notation /32 corrispondente a 1bit solo cioè 1 solo indirizzo ip assegnabile.

 

Queste maschere come ti dicevo sopra, indicano i limiti della rete locale lan, ad esempio:

  • la maschera 255.255.255.0 (/24) indica che sono disponibili 256 indirizzi ip assegnabili
  • la maschera 255.255.0.0 (/16) indica che sono disponibili 65.536 indirizzi ip assegnabili
  • la maschera 255.0.0.0 (/8) indica che sono disponibili 16,777,216 indirizzi ip assegnabili

 

Il calcolo da fare è: 2 elevato al numero di bit della maschera di rete, quindi per una rete di classe B avremo due elevato a 16 = 65.536 e così via.

Va detto che in questo calcolo sono inclusi l’indirizzo ip del network e del broadcast che non sono utilizzabili, quindi gli indirizzi ip effettivamente disponibili vanno sempre diminuiti di due dal valore ottenuto dal calcolo.

Per una corretta configurazione di una scheda di rete dobbiamo assegnare oltre all’indirizzo ip e alla maschera di rete anche un gateway e uno o più Server DNS, generalmente in una rete piccola o media questi ip corrispondono entrambi all’indirizzo ip del router.

Indirizzo ip statico e dinamico

In una rete locale LAN, le scelte per la gestione degli indirizzi ip sono due: indirizzo ip statico o dinamico

Nel primo caso dovrai assegnare ogni ip manualmente ad ogni dispositivo di rete collegato. Nel secondo invece, puoi lasciare il compito ad un dispositivo che eroghi un servizio DHCP (Dynamic Host Configuration Protocol).

Volendo riassumere molto, il servizio DHCP ci permette di non pensare alla configurazione di rete e a non configurare ogni singolo dispositivo a mano. Allo stesso tempo però va detto che perdiamo di vista la configurazione della rete. Non sapremo mai con assoluta certezza a quale personal computer è stato assegnato un determinato indirizzo ip. L’indirizzo potrebbe cambiare da un giorno ad un altro o da una settimana ad un altra senza possibilità di prevedere uno schema ordinato delle assegnazioni. Tutto dipende, comunque, da come si configura il servizio DHCP della rete.

L’indirizzo ip statico ci fa perdere molto più tempo per la configurazione iniziale e se dovesse “ospitare” un utente esterno non avrebbe accesso in modo automatico ne alle risorse di rete ne ad internet. Inoltre è fortemente sconsigliato per le rete di medie/grandi dimensioni, in quanto utilizza un protocollo che per la comunicazione tra pc, impone l’interrogazione di tutti i client della rete finché non si raggiunge quello desiderato. Questo genera una mole enorme di traffico inutile sulla rete e la rallenta in modo direttamente proporzionale al numero di dispositivi collegati alla rete. Il rovescio della medaglia è che la rete è più controllabile ed agevola alcune operazioni di sicurezza interne alla rete.

 

Configurare una rete con indirizzo ip statico

ip statico

Come detto sopra per configurare una rete con indirizzo ip statico piuttosto che dinamico, dobbiamo innanzitutto assicurarci che non ci siano servizi dhcp sulla rete e se ci fossero disabilitarli; fatto questo dobbiamo per ogni dispositivo di rete collegato, assegnare i seguenti parametri:

  • indirizzo ip (stessa famiglia ma numero finale diverso, vedi paragrafo cos’è un ip)
  • maschera di sottorete
  • gateway
  • dns

Assegnando ad ogni dispositivo sulla rete questi parametri e spegnendo ogni servizio dhcp, hai creato una rete ad indirizzo ip statico invece che dinamico. I personal computer nella rete locale potranno comunicare tra loro ed anche navigare, qualora la rete preveda un collegamento ad internet via LAN.

Configurare una rete con servizio dhcp

dhcp server

Per configurare un servizio DHCP sulla rete devi entrare nella configurazione del router, e trovare l’area dedicata alla configurazione della rete LAN. In quest’area dovrai fornire i seguenti parametri:

  • indirizzo ip LAN del router
  • maschera di rete o bit in formato CIDR
  • indirizzo ip di partenza e indirizzo ip finale del DHCP
  • dns da assegnare ai personal computer sulla rete

Questi sono i parametri in linea generale, il router potrebbe avere già tutto preconfigurato dalla fabbrica o chiederti parametri aggiuntivi.

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