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Cos’è la memoria RAM: ecco perché se ne parla tanto

cos'è la memoria ram
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Oggi come oggi, tutti possiedono un computer, un laptop o un notebook, o comunque un dispositivo digitale moderno come anche uno smartphone. Magari non tutti ci hanno fatto caso (ed è molto difficile), ma tutti questi dispositivi sono accomunati dall’installazione, in volumi diversi, della memoria RAM.

Queste tre letterine sono un nome identificativo incredibilmente importante nel mondo della tecnologia, in quanto riferimento unico di una delle componenti principali di un dispositivo elettronico moderno.

Nonostante l’incredibile diffusione della RAM, tuttavia, non tutti i consumatori conoscono bene l’importanza di tale componente, sottovalutandone le capacità.

In questo articolo scopriamo, nel dettaglio, cos’è la memoria RAM e perché è una componente così fondamentale dei nostri dispositivi più utilizzati.

Che cos’è la RAM?

Prima di vedere quelli che sono i principali tipi di memoria RAM, è necessario fare un passo indietro: che cos’è la RAM, esattamente?

La memoria RAM (Random Access Memory) è un supporto di memorizzazione interno al dispositivo elettronico, che immagazzina tutte le informazioni necessarie a qualsiasi software per funzionare nella maniera corretta. 

Si tratta di informazioni di vitale importanza affinché, qualsiasi programma, non subisca problemi in fase di esecuzione.

che cos'è la memoria ram

La dicitura “Random Access” non è però un nome stilistico ed eccentrico: le informazioni vengono infatti reperite dalla macchina a prescindere dalla loro collocazione all’interno della RAM, in maniera completamente casuale, e quindi random. 

Non è perciò necessario che queste vengano immagazzinate in sequenza, poiché il processo di recupero delle informazioni rintraccia in automatico i dati necessari semplicemente dalla loro tipologia.

È proprio per questo motivo che, aumentando la memoria RAM di qualsiasi dispositivo, si fornisce un grande boost delle prestazioni.

Ricapitolando quindi: la memoria RAM è fondamentale per il funzionamento di un computer o di qualsiasi altro dispositivo simile, poiché immagazzina tutte le informazioni relative all’esecuzione dei programmi. La natura casuale dell’immagazzinamento e del reperimento delle informazioni le caratterizza in velocità e praticità.

Vediamo ora quelli che sono i principali tipi di memoria RAM, con uno sguardo successivo alle memorie SIMMS, DIMM e RIMM.

Tipologie principali di memoria RAM

Essendo una componente che ha davvero fatto la storia dei dispositivi e dei vari device pubblicati nel corso degli anni, la memoria RAM ha passato il tempo ad adattarsi e trasformarsi, raggiungendo versioni e tipologie del tutto nuove rispetto a quelle pubblicate con i primissimi computer.

DDR-SDRAM

Al momento in cui viene scritta questa pagina, la tipologia di memoria RAM principalmente utilizzata (o consigliata) in commercio è la DDR-SDRAM, un banco di memoria avanzato che permette all’utente della macchina di trasferire quantità doppie di informazioni per ogni singolo ciclo di clock.

Le DDR-SDRAM, anche dette solo DDR, sono appunto le memorie più diffuse e le più avanzate, soprattutto nelle loro ultime versioni. Per i pc fissi e portatili, infatti, è possibile trovare in commercio ormai soltanto le DDR3 e le DDR4; queste ultime, stanno pian piano sostituendo le prime.

Utilizzando una DDR4, inoltre, bisogna fare molta attenzione allo slot in cui si inseriscono. Le RAM sono infatti memorie a compatibilità, per cui sarà impossibile installare una DDR4 su un pc che implementa le DDR3.

Oltre alle memorie DDR è possibile poi affidarsi alle memorie SDRAM, che al momento sono disponibili in configurazioni SIMM e DIMM e, proprio per questo, risultano oggi meno utilizzate.

Memoria RAM: SIMMS

Le memorie SIMMS sono quindi il primissimo formato attraverso il quale, le RAM, sono arrivate installate nei computer di tutto il mondo. Ancora oggi, molti pc e utenti si affidano al fascino vintage e classico di queste memorie, che rimangono comunque abbastanza performanti.

Ram SIMMS

Seppure “obsolete”, le memorie SIMMS sono costruite come banchi a 72 pin, includenti tra gli 8 e i 16 chip SOJ. 

Volendo essere più precisi infatti, le SIMMS furono la diretta evoluzione delle prime RAM, che venivano addirittura installate precisamente sulla scheda madre, senza la possibilità di intervenire con una sostituzione successiva in caso di problemi.

L’implemento delle SIMMS fu quindi un salto storico, soprattutto se si tiene conto della velocità raggiungibile. Si parla infatti di 15 nano secondi al massimo della potenza, per il recupero delle informazioni e l’esecuzione dei programmi.

Memoria RAM: DIMM e SDRAM

Successivamente quindi, l’evoluzione condusse alle memorie DIMM, che sono effettivamente le vere precorritrici della memoria SDRAM di cui abbiamo già parlato precedentemente.

Le DIMM furono presentate come banchi a 168 pin, con una larghezza di banda massima fino a 64 bit, potendo coprire così anche i pc a formato più pesante. In questo modo vennero completamente abbandonate le memorie SIMM, ma solo nei sistemi a Pentium.

È grazie alle memorie di tipo DIMM che si è arrivati prima alle SDRAM e poi alle DDR, le memorie maggiormente impiegate ad oggi. La SDRAM è infatti molto più costosa di una DIMM, ma il rapporto qualità prezzo rimane comunque decisamente vantaggioso, soprattutto per le macchine in cui la velocità è davvero tutto.

Memoria RAM: RIMM

Infine, le memorie RIMM furono quella tipologia di memoria RAM che dominò il mercato nei primissimi anni del 2000. Ad oggi è complesso reperire uno di questi banchi, ma rimane comunque una delle tipologie principali, da cui si arrivò a memorie come le CRIMM.

RDRAM-CRIMM

Ciò che rende incredibile le RIMM è però il fatto che, seppur obsolete, l’architettura di questi banchi può, solo teoricamente, superare le prestazioni fornite da un banco di SDRAM. Tecnicamente, infatti, spingendo le frequenze oltre i 200 MHz, il miglioramento netto della velocità potrebbe essere di circa il 1000%.

Peccato che la spesa in fatto energetico non ne valga la pena.

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